sabato 21 luglio 2012

pensieri - 5 parte


Pensiero e spiritualità - 5 parte

Salva la stabilità e la conversione, questo si impone:essere secchi; sicche la più leggera aura non trovi difficoltà a farsene preda.

Tra i buoni e anche tra i meno buoni ci sono molti che si sentono peccatori e, come tali, pure vivendo secondo le esigenze moderne, sanno amare – sanno fare penitenza – sanno rallegrare il cielo.
Tanti peccati ma pochi “peccatori”. Ecco il male più grande dell’umanità, per cui l’umanità non trova Dio che si manifesta a chi si sente peccatore e come tale, nell’umiltà gioiosa di se stesso, ama il fratello oltre il quale e per il quale egli scopre e gode di Dio.

Quanto aveva ragione il nostro P. Spirituale del Seminario, che nell’esame di coscienza ci ripeteva spesso la frase dell’Imitazione ”Tantum proficies quantum tibi ipsi vim intuleris” (Tanto progredirai, quanto ti impegnerai).
Questo in modo particolare per noi religiosi che aspiriamo all’eremo: per noi sacerdoti che desideriamo convertire il mondo, sposandoci; che vogliamo essere pastori di anime, disobbedendo ai nostri pastori; forzando i nostri pastori a condurci dove vogliamo.

… a Roma mi vogliono a Roma – a Baalbeck mi vogliono a Baalbeck – a Gerusalemme mi vogliono a Gerusalemme.
Personalmente preferisco Baalbeck perché ci sono grandi montagne – tanta neve – tanti prati – tanto silenzio – tanta povertà come a S. Donato dei miei tempi.

Se c’è del sereno me lo comunichi affinché con voi goda e speri.

Cariche! Svolta pericolosa, dannosa se ricercate.

Che sia tutta a tutti restando tutta per il Tutto.

Lei ascolti: in qualsiasi momento Lei si metta in comunicazione con Lui, Egli parla. La radio celeste trasmette continuamente.





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