giovedì 11 dicembre 2014
IMPORTANTE!!!
Domenica 14 dicembre,
alle ore 9.00,
ci troveremo tutti
a S. Donato di Lamon
per assistere alla S. Messa
celebrata dal certosino
padre Girolamo.
Seguirà un breve incontro ,
sempre con padre Girolamo,
che ci parlerà
della vita monastica
e della sua esperienza.
Alle ore 12.00, nella canonica,
ci sarà pranzo comunitario
aperto a tutti .
sabato 6 dicembre 2014
Indirizzo e-mail
amicidipadreromano@gmail.com
A questo indirizzo è possibile lasciare impressioni,
note, osservazioni.
hanno scritto su padre Romano
Il libro: Uscita la
raccolta degli appunti di padre Boldini,
che fu novizio
dell’eremita di S. Donato.
Pagine
simpatiche su padre Romano educatore
Suor Cecilia Zaffi,
nell’introduzione: padre Romano
ha insegnato i novizi
trappisti a pensare.
Il vice postulatore della
Causa di beatificazione del Venerabile padre Romano Bottegal, monaco
cistercense ed eremita in Libano,dove morì il 19 febbraio 1978, ha pubblicato lo
scorso settembre un volume che viene ad aggiungere un altro tassello alla
ricostruzione dell’opera del monaco nato a S. Donato di Lamon il 28 dicembre
1921.
Prima di essere eremita in
Terrasanta e in Libano, dove morì, a Jabbouleh, nel 1978, padre Romano Bottegal
ebbe nel suo ordine una lunga attività come formatore: nel monastero delle
Tre Fontane, alle porte di Roma, fu nominato maestro dei fratelli
conversi l’8 settembre 1948 ( aveva varcato la soglia del monastero il 5 agosto
1946, subito dopo l’ordinazione sacerdotale ), maestro dei novizi conversi nel
settembre 1949.
Fu nominato una prima
volta maestro dei novizi ( dal 9 luglio al 4 ottobre 1950, ma venne sostituito
perché troppo giovane, privo dell’età stabilita dalle Costituzioni ) e quindi
restò maestro dei novizi dall’ 11 ottobre 1954 fino all’inizio di luglio 1961,
quando partì per la fondazione del monastero maronita di Latroun.
A ricostruire la figura di
padre Romano Bottegal, sotto il profilo non dell’asceta o del mistico che pure
egli era, ma dell’educatore e del formatore alla scelta di vita monastica
arriva ora, appunto, il volume del vice postulatore Dom Lino Colosio, monaco
nel monastero “ Madonna dell’unione di Boschi “ a Vicoforte ( CN ) il quale si
avvale soprattutto degli appunti di padre Bernardo Boldini, novizio di padre
Romano, e dell’opera di suor Maria Cecilia Zaffi, che ha già pubblicato su
padre Romano il libro “ l’Eremita missionario “, assieme a molti articoli, e ha
dato un giudizio sugli scritti di padre Romano in qualità di secondo teologo
censore.
Il volume conta ben 345
pagine; consta di una prima parte intitolata “ storia e spiritualità monastica
“, dove sono raccolte alcune conferenze raccolte da padre Bernardo Boldini ai
tempi della formazione con padre Romano.
Non tutte le conferenze
sono di padre Romano: alcune, in verità, sono state tenute da Dom Vincent Hermans
su richiesta del maestro dei novizi.
Nella seconda parte,
intitolata “ Vota spirituale e monastica “, ci sono 40 appunti numerati e
corrispondenti a insegnamenti impartiti dal Maestro, talora a se stanti e
talora accanto alle conferenze.
Conscio che non si può
disgiungere la crescita umana dalla crescita spirituale, e che nella formazione
non ci si possono permettere errori di spiritualità, padre Romano lascia al
novizio Bernardo Boldini appunti di soda sapienza monastica attenta alla
formazione dell’uomo ( qual è l’appunto n. 19 della seconda parte, dedicato
alla ricettività ), quando scrive che si sono quattro doveri d’ogni giorno: “
fortificare e governare il corpo, con l’alimento, l’esercizio e la disciplina;
alimentare e rischiarare l’intelligenza, con il lavoro serio e concentrato;
elevare e controllare il cuore ( con l’amore alle cose grandi e nobili e
l’amore al prossimo ), irrobustire ed esercitare la volontà ( con decisione e
costanza )”.
Padre Romano riflette poi
sull’emissività, cioè sulle idee, le immagini e i ragionamenti che si emettono
senza determinazione di volontà o che sono imposti dall’incoscienza, e sulle
cause della cattiva concentrazione, tra cui la più frequente è la “
perturbazione affettiva, un timore o desiderio che trascina il pensiero nella
propria sfera; è necessario realizzare per quanto possibile l’age quod agis (
fa’ ciò che stai facendo )”.
Il padre Bottegal monaco
che raggiunse le vette della mistica traluce in questi appunti; ma di lui si
rivelano aspetti inediti, come l’uomo in dialogo con il signor Benpensanti,
simbolo dello scetticismo contemporaneo, e perfino il tecnico: nell’appunto 14
della seconda parte, dove si legge come “ tutto il nostro essere è la pellicola
in cui Dio viene fotografato. Noi diventiamo così la fotografia di Dio. Tutti
gli aspetti rivelativi Dio, attraverso la preghiera e la contemplazione, e che
la grazia vi ha impresso, e che con la morte verranno sviluppati sono stati
concentrati nel nostro spirito. Apparirà allora [dopo la morte ] la vera fotografia,
come l’abbiamo realizzata noi con la nostra tecnica, nel mettere a fuoco
l’oggetto della nostra ripresa “
Padre Romano Bottegal
appare poi come scienziato; per spiegare la presenza di Dio nell’anima, ecco
che scrive ( appunto n. 20 della seconda parte ): “ l’argento, quando è
purificato e allo stato liquido, aumenta il suo volume per la reazione che fa
di una grande quantità di ossigeno e trabocca fuori dal crogiuolo. Così
l’anima: man mano che si purifica, si riempie di Dio e, quando è giunta alla
sua completa purificazione, riversa al di fuori, cioè sul prossimo, la
sovrabbondanza che possiede.
Nella concezione degli
antichi, la presenza del fuoco indicava la presenza della divinità, e in genere
ogni castigo che Dio inviava, era segno della sua presenza.
Si può dire che Iddio è
presente nell’anima, quando essa è oggetto di purificazioni.
Infatti, solo Iddio può
purificare e liberare l’anima da certe sue scorie; e il fatto che ciò avvenga è
indice della Sua presenza “.
Sono solo alcuni degli
aspetti di vero interesse, non solo biografico, del volume.
Ecco, come presenta, in
poche battute, la figura di padre Romano suor Zaffi ( le parole tra virgolette
sono tratte dall’introduzione ): “ non si può che ribadire la sua straordinaria
capacità di coinvolgere i formandi, di suscitarne l’attiva partecipazione.
Queste sono pagine simpatiche “.
Padre Romano “ vuole
educare i novizi alla libertà, non solo alla libertà dall’ignoranza del non
sapere, ma, soprattutto, a quella dal non saper pensare.
Educare a pensare è il
vero risultato…indubbiamente egli desidera da loro una fede ragionevole.
Una virtù con la quale si
abbraccia tutta la luce che la Chiesa possiede “.
In termini contemporanei,
si direbbe che il formatore Romano Bottegal si preoccupava soprattutto di
formare la competenza, cioè un’attitudine provata in cui entrano la
responsabilità e l’autonomia, del saper pensare.
G.B.
“ Padre Romano Bottegal,
formatore.
Storia spirituale e monastica e vita spirituale e monastica.
Storia spirituale e monastica e vita spirituale e monastica.
A cura del vice postulatore
della Causa di beatificazione del Servo di Dio padre Romano Bottegal “.
Edizioni Stilgraf,
Vicoforte ( CN ), pp,345, s.i.p.
( Dall’Amico del Popolo
del 6 novembre 2014. )
lunedì 25 agosto 2014
Hanno scritto di Lui
MARCIA SULLE TRACCE
DEL VENERABILE P. ROMANO
Quando è stata
lanciata la proposta, devo dire che sono
rimasta un po’ perplessa, anzi direi quasi scettica. Il progetto richiedeva
un’organizzazione non da poco: bisognava interessare e smuovere persone, chiedere
aiuti e sostegni. E il tempo a disposizione non era poi molto.
Senza contare che in
quel periodo, proposte alternative, solo nell’ambito del territorio, ce n’erano
a sufficienza.
Se ci fosse stata
poca partecipazione sarebbe stato un flop. Però gli ideatori erano sicuri,
decisi, sapevano come muoversi, a chi chiedere collaborazione….
Associazione “Amici
di p. Romano”, gruppo Alpini, villeggianti, volontari, tutti uniti nell’intento
di realizzare qualcosa di unico per mantenere vivo il ricordo del Venerabile.
Ed è riuscito
qualcosa di insperato.
Innanzitutto il
tempo, che ci ha graziato di una giornata, se pur non limpida ed a tratti
afosa, comunque godibile.
Poi la gente: una
sessantina di persone, tutte coinvolte, tutte partecipi e convinte.
Partecipata la s. Messa
solenne con il coro degli “Amici” che, diretto dalla nostra presidente, ha dato
il meglio di sé; dal canto suo, don Tarsillo, nell’omelia, ha dato molti spunti
per riflessioni personali, ha apprezzato il programma della giornata ed ha
invitato i presenti all’Assemblea a parteciparvi.
Un affiatato gruppo
di partecipanti, deciso a sgambettare per l’intera giornata e stimolato da una
guida, che a volte faticava a tenere unito un“ gregge”, che il fiato corto frazionava
creando distacchi e vuoti, si ricompattava ad ogni sosta ad una fontana
prestabilita.
Ed è stato il momento
in cui i partecipanti hanno attentamente seguito le riflessioni scaturite dal
pensiero di p. Romano: sia sul
significato ed il valore religioso dell’acqua, sia sul valore della povertà (
così intensamente vissuta dal Venerabile ), intesa come liberazione dai nostri
egoismi e valorizzazione delle doti che ognuno ha ricevuto dal Signore.
Soddisfatti anche
coloro che per vari motivi non si sono potuti mettere in marcia: per loro c’è
sempre stato chi si è reso disponibile per condurli con la propria auto presso
le fontane, punto di ritrovo.
E poi, si poteva fare
a meno di cantare? La pianola della nostra presidente ha accompagnato tutti coloro che nel canto
trovano modo di sentirsi più uniti, per esprimere gioia e serenità: a qualcuno
è venuta pure la rauca, ma poco importa, la gioia di condividere anche in
questo modo, supera pure i piccoli disagi.
Alla fine della
giornata, dopo una cena ristoratrice, e dopo aver ringraziato tutti coloro che
hanno creduto al valore di questa manifestazione e per questo hanno lavorato e
collaborato dando il meglio di sé, ci si è ritrovati soddisfatti davanti al capitello che un gruppo di villeggianti ha restaurato
e dedicato alla Madonna, per un conclusivo momento di preghiera.
Dalle tante proposte
scaturite durante la manifestazione, è emerso pure il bisogno di andare anche
un po’ oltre: ad esempio, perché non sentirsi coinvolti e partecipare all’Adorazione
Eucaristica che ogni giovedì sera si tiene in parrocchia, per ritrovarci e pregare tutti assieme?
E perché non recitare
più spesso il S. Rosario ancora tutti assieme?
( da: L'Amico del popolo - 7 agosto 2014 )
sosta alla fontana di contrada Coldebella
in marcia verso contrada Billò
pranzo presso la fontana di contrada Billò...
... con accompagnamento canoro
in marcia verso frazione Valnuvola
sosta alla fontana di frazione Valnuvola
foto di gruppo con alcuni partecipanti
cena presso contrada Crosere
Visita ai luoghi di padre Romano
( da: Corriere delle Alpi - domenica 6 luglio 2014. )
Alcuni devoti lamonesi sono andati in Israele
per vedere dove aveva vissuto.
A distanza di dieci anni dalla prima esperienza, l'Associazione " Amici di padre Romano Bottegal " è tornata nei luoghi in cui è vissuto il missionario cistercense riformato trappista che ha fatto la scelta più estrema, quella dell'eremitaggio in Libano.
In occasione del ritorno dell'Associazione lamonese nei posti dove il padre, in odore di santificazione, ha trascorso parte della sua esistenza, si è fatta tappa nelle città storiche di Israele.
A Latroun hanno avuto la fortuna di incontrare padre Louiss, un libanese vissuto per tre anni nel monastero di questa città, nello stesso periodo in cui padre Romano vi soggiornò per studiare l'arabo e la liturgia orientale.
E' stata per lui una gioia, riferiscono gli esponenti del sodalizio, ricevere e visionare gli opuscoli ed altro materiale su Romano, che gli amici gli hanno consegnato.
Come è noto, infatti, negli ultimi anni, soprattutto in quelli del sacerdozio di don Noelio
( scomparso un anno fa ), si è coinvolta l'intera comunità lamonese attorno alla causa di padre Romano con iniziative mirate a tenere desta l'attenzione del paese sull'opera del missionario, anche tramite la redazione di libretti, opuscoli e santini che ne celebrassero il ricordo.
Per tornare al viaggio dell'Associazione, dopo Latroun, è stata la volta di Tantur dove il Venerabile visse in regime di estrema povertà, in una baracca fatiscente: per avere l'acqua doveva recarsi al monastero, divenuto l'attuale " Istituto per lo studio ecumenico ".
Latroun e Tantur sono località prossime a Gerusalemme e a Betlemme; in modo particolare a Latroun il monastero dispone anche di foresteria per i vandanti che volessero soggiornare per approfondire anche la conoscenza del Venerabile.
Dal canto suo, l'Associazione sta cercando di attivarsi in vari modi per creare interesse, mantenere viva la curiosità, il desiderio di approfondire la conoscenza della figura di padre Romano, anche proponendo attività che possano attrarre un più vasto pubblico e a tal proposito sono in programma nell'ambito dei campi scuola estivi per ragazzi, in Val Canzoi, degli incontri divulgativi e contemporaneamente ludici.
Per il 20 luglio è prevista la realizzazione di un percorso a piedi detto "Percorso delle fontane " che invita alla scoperta del paese di S. Donato con tappa alla casa natale del Venerabile.
L'Associazione ha reso disponibili i locali dell'ex canonica per piccolo gruppi autogestiti, famiglie, ecc. che vogliano trascorrere alcuni guiorni nella scoperta della tranquillità e nella pace garantite dal luogo che ha accompagnato la giovinezza di padre Romano. (l.m.)
lunedì 24 febbraio 2014
domenica 23 febbraio 2014
36° anniversario
della morte di padre Romano
Una splendida
giornata di sole ha accolto, domenica 23 febbraio,
a S. Donato di Lamon, i
tanti fedeli che hanno voluto partecipare
alle manifestazioni in occasione del
36° anniversario della morte
del Venerabile p. Romano Bottegal.
La commemorazione è iniziata con la Santa Messa
celebrata
da don Giuseppe Bratti ed animata in modo efficace e con grande
maestria
dal coro parrocchiale di Fàller.
Tutta
l’assemblea si è sentita coinvolta e partecipe.
Al termine della
celebrazione, don Giuseppe ha presentato
il “suo” padre Romano.
Dopo un veloce excursus
sulle tappe più significative della vita
del Venerabile, si è soffermato in modo particolare su tre punti,
che ha
cercato di analizzare ed approfondire e
cioè:
il suo andare, da vero monaco, alla ricerca della Terra promessa
dove possa trovare dimora la sua anima;
il suo amore
per l’Oriente, dove Oriente vuol dire
sì, incontro e
disponibilità estrema verso i musulmani, ma significa anche
Gerusalemme, simbolo della gloria e del regno della Chiesa….
del regno dell’anima che nel Cristo si incontra con Dio;
Gerusalemme, simbolo della gloria e del regno della Chiesa….
del regno dell’anima che nel Cristo si incontra con Dio;
il suo modo di comunicare con un linguaggio che, nelle
“Note intime”, sembrava oscuro, incomprensibile e indecifrabile,
un linguaggio che faceva parte del suo desiderio di silenzio,
ma nel cui spirito suor Cecilia Zaffi è riuscita ad entrare
fornendo la giusta chiave di lettura.
“Note intime”, sembrava oscuro, incomprensibile e indecifrabile,
un linguaggio che faceva parte del suo desiderio di silenzio,
ma nel cui spirito suor Cecilia Zaffi è riuscita ad entrare
fornendo la giusta chiave di lettura.
Successivamente, Enzo
Giacomin, da sempre animatore e trascinatore
del gruppo “ Amici di p. Romano”,
ha spiegato il significato della
dettagliata mostra sull’austerità di vita, la spiritualità, la mistica
e l’ascetismo del Venerabile, evidenziando l’aderenza allo spirito
del Vangelo, di Colui che è andato oltre ogni logica umana,
nella profondità dell’adesione alla Croce, testimoniando
che amare alla maniera di Dio è possibile.
e l’ascetismo del Venerabile, evidenziando l’aderenza allo spirito
del Vangelo, di Colui che è andato oltre ogni logica umana,
nella profondità dell’adesione alla Croce, testimoniando
che amare alla maniera di Dio è possibile.
Il tiepido sole ed un
corroborante caffè hanno poi riscaldato
i presenti che, nell’attesa del pranzo, hanno potuto scambiare
opinioni, pareri, saluti e confidenze fra amici ritrovati.
i presenti che, nell’attesa del pranzo, hanno potuto scambiare
opinioni, pareri, saluti e confidenze fra amici ritrovati.
Piacevole ed
interessante, è stato assistere, a fine pranzo,
alla proiezione dei momenti salienti dei festeggiamenti,
che hanno avuto luogo il giorno dell’anniversario
della nascita del Venerabile, grazie alla proiezione del DVD
realizzato appositamente in quell’occasione.
alla proiezione dei momenti salienti dei festeggiamenti,
che hanno avuto luogo il giorno dell’anniversario
della nascita del Venerabile, grazie alla proiezione del DVD
realizzato appositamente in quell’occasione.
Infine, la
passeggiata fino alla casa natale di Romano, dove molti si sono
fermati per
partecipare ad una interessante conversazione,
ha concluso l’intensa giornata.
Come già previsto dal
bando del concorso, sono stati esposti in chiesa,
i dipinti dal titolo “p.
Romano: un fiore”.
L’adesione è stata inferiore alle aspettative (probabilmente anche
a causa dei tempi ristretti) per questo motivo si è ritenuto opportuno
rinviare la scadenza del concorso posticipandola a fine luglio.
L’adesione è stata inferiore alle aspettative (probabilmente anche
a causa dei tempi ristretti) per questo motivo si è ritenuto opportuno
rinviare la scadenza del concorso posticipandola a fine luglio.
Questo permetterà
all’organizzazione di esporre tutti i lavori
che saranno pervenuti,in occasione della festa del patrono San Donato,
che cade il 7 agosto.
che saranno pervenuti,in occasione della festa del patrono San Donato,
che cade il 7 agosto.
In questo periodo
infatti il borgo si ripopola e si
rianima grazie ai turisti
e ai
Sandonatesi che tornano al paese per un
breve periodo di riposo.
Nel frattempo
l’Associazione ringrazia coloro che hanno risposto in modo
sollecito all’invito,
inviando i dipinti (anche da altre regioni d’Italia) che
sono stati apprezzati per l’impegno e la passione con
cui sono stati realizzati.
si possono consultare all’indirizzo internet:
venerdì 14 febbraio 2014
36° anniversario della morte del Venerabile.
Il 19 febbraio ricorre l’anniversario della morte
del Venerabile Romano Bottegal,
del Venerabile Romano Bottegal,
salito alla Casa del Padre il 19 febbraio 1978.
La parrocchia di S. Donato di Lamon
e l’Associazione “Amici di p. Romano”,
e l’Associazione “Amici di p. Romano”,
hanno
scelto di ricordare questa grande figura
di monaco, eremita, missionario ed ora Venerabile,
programmando una serie di manifestazioni
di monaco, eremita, missionario ed ora Venerabile,
programmando una serie di manifestazioni
per domenica 23 febbraio.
Alle ore 10, nella
chiesa di S. Donato verrà celebrata la Santa Messa
animata dal coro
parrocchiale di Faller .
Seguirà una breve
riflessione di don Giuseppe Bratti,
che farà un intervento teso ad approfondire
il tema della spiritualità del Venerabile.
che farà un intervento teso ad approfondire
il tema della spiritualità del Venerabile.
Quindi sarà possibile
partecipare alla
visita guidata della mostra, allestita in chiesa.
visita guidata della mostra, allestita in chiesa.
Per chi lo desidera,
semplice ma cordiale
pranzo al Casèl, grazie alla collaborazione con la locale Società Operaia
che lo gestisce, ( è consigliata la prenotazione: tel 0439 795070 ),
pranzo al Casèl, grazie alla collaborazione con la locale Società Operaia
che lo gestisce, ( è consigliata la prenotazione: tel 0439 795070 ),
e proiezione del DVD relativo
alla manifestazione
tenutasi a S.Donato il 29 dicembre 2013.
tenutasi a S.Donato il 29 dicembre 2013.
Tempo permettendo, la
giornata si concluderà
con la visita alla casa natale a Galline,
dove verrà proposta una breve riflessione
con la visita alla casa natale a Galline,
dove verrà proposta una breve riflessione
e si reciterà la preghiera di p. Romano.
lunedì 27 gennaio 2014
Proposte dai Santi
Riflessioni
di madre Teresa di Calcutta,
grande santa del nostro tempo:
|
Il frutto del
silenzio è la preghiera.
Il frutto della preghiera è la fede. Il frutto della fede è l'amore. Il frutto dell'amore è il servizio. Il frutto del servizio è la pace. |
Sorridete nella
monotonia
del dovere quotidiano.
Tacete quando
vi accorgete
che qualcuno ha sbagliato.
Elogiate chi ha
operato bene.
Rendete un
servizio
a chi vi è sottoposto.
Partecipate al
gioco dei fanciulli,
prediletti di Dio.
Stringete
cordialmente la mano
a chi è nella tristezza.
Parlate con
dolcezza agli impazienti
e agli importuni.
Guardate con affetto
chi cela un dolore.
Salutate
affabilmente gli umili.
Riconoscete
umilmente
la
propria debolezza.
Rammaricatevi
sinceramente
del male fatto.
Ascoltate…
|
Padre nostro
Non dire PADRE
se
ogni giorno
non ti comporti da figlio.
Non dire NOSTRO
se
vivi isolato
nel
tuo egoismo.
Non dire CHE SEI NEI CIELI
se
pensi solo
alle
cose terrene.
Non dire SIA SANTIFICATO IL TUO NOME
se non lo onori.
Non dire VENGA IL TUO REGNO
se
lo confondi
con
il tuo successo materiale.
Non dire SIA FATTA LA TUA VOLONTÀ
se non l’accetti
quando è dolorosa. Non dire DACCI OGGI IL NOSTRO PANEQUOTIDIANO
se non ti preoccupi della
gente
che ha fame,
che è senza cultura
e mezzi per vivere.
Non dire RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI
se
conservi rancore
contro tuo fratello. Non dire NON LASCIARCI CADERE IN
TENTAZIONE
se hai intenzione
di continuare a peccare.
Non dire LIBERACI
DAL MALE
se non prendi posizione
contro
il male.
Non dire AMEN
se
non prendi sul serio
le
parole del Padre Nostro!
|
lunedì 20 gennaio 2014
Hanno scritto di Lui
( da: "La sentinella" - n° 6 )
Padre Romano è venerabile.
La notizia si è diffusa in
un baleno in paese, nelle contrade da una casa all'altra
non solo a San Donato ma in
tutto il comune di Lamon.
Essa segna il culmine della
storia recente di un paese che, benché piccolo, ha
donato alla società personaggi che si sono distinti in vari settori e alla Chiesa
donato alla società personaggi che si sono distinti in vari settori e alla Chiesa
un numero considerevole di
vocazioni religiose maschili e femminili.
Sì, la notizia era attesa
con ansia, da quando era stato aperto il processo per
la causa di beatificazione e
Padre Romano fu dichiarato Servo di Dio.
La devozione a questo
eremita, figlio della nostra terra si è andata sempre più
intensificando e molti sono stati coloro che da sempre ci hanno creduto,
intensificando e molti sono stati coloro che da sempre ci hanno creduto,
lo hanno pregato con fede e
hanno approfondito e diffuso la sua spiritualità,
anche per opera del Gruppo
degli amici di Padre Romano.
L'avvenimento della
venerabilità non poteva passare sotto silenzio ed è servito
non poco per farei sentire
orgogliosi e fieri di avere un paesano che ci ha
onorato con la sua fama di
santità, distintosi per le virtù vissute in
forma eroica e additato
dalla Chiesa come modello ed esempio da imitare.
Ora lo sentiamo ancora più
nostro e siamo sollecitati a instaurare con lui
un rapporto più stretto di
ammirazione e di devozione. Se ancora ci fosse
qualcuno indifferente o
dubbioso circa la santità di padre Romano
dovrà ora ricredersi e
convincersi a unirsi al coro di quanti lo celebrano
e lo pregano con entusiasmo
e con fede.
I primi a essere ascoltati
ed esauditi saremo ancora noi, suoi conterranei che
viviamo nello stesso paese
accanto a molti che di lui sono stati famigliari,
parenti e amici e che hanno
condiviso stenti e sacrifici in un tempo da poco
trascorso e in una terra
povera e avara di risorse.
Il gruppo "amici di Padre
Romano" non ha perso tempo e si è costituito
in Associazione regolarmente riconosciuta, disposta ad accogliere quanti,
in Associazione regolarmente riconosciuta, disposta ad accogliere quanti,
paesani o meno intendono
collaborare con loro.
Le iniziative che stanno
programmando hanno lo scopo di onorare
il paese di San Donato e di
far conoscere a un sempre maggior numero
di persone questo nostro
illustre paesano.
don Liviano
parroco di Lamon e di S. Donato
parroco di Lamon e di S. Donato
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