giovedì 19 luglio 2012

2° periodo


            2° PERIODO:   
  
IN SEMINARIO 
( 1933 - 1946 )

            A FELTRE ( Belluno )
            
Il 2 ottobre 1933, esauriti i possibili corsi scolastici a S.Donato di Lamon, entra nel Seminario di Feltre con il vivo desiderio di diventare sacerdote.
Inizia l’anno scolastico 1933-34 con altri 24 compagni.
Da note dell’archivio del Seminario risulta: “era di spirito buono, volontà ottima, ottimi i segni di vocazione” .
 Le vacanze estive le passa al suo paese, dedicandosi a lavori in famiglia e specialmente alla preghiera e alla riflessione.
Le carenze scolastiche per non aver potuto frequentare la quinta elementare, a S.Donato non ancora istituita, si fanno sentire nel terzo corso di studi in Seminario, e alla fine dell’anno non riuscì a superare gli esami. 
Non si perse d’animo, ma continuò con calma ad impegnarsi e alla fine dell’anno successivo venne promosso con lodevoli voti.

                         Romano Bottegal studente nel seminario vescovile di Feltre (BL) 

E’ significativo e da ricordare che in uno di quegli anni di vita nel Seminario di Feltre, durante le vacanze estive, compì con i suoi familiari e paesani un pellegrinaggio a piedi alla Madonna di Pinè.  ( Negli ultimi anni, l'iniziativa  di questo pellegrinaggio è stata  ripresa  da queste parrocchie  ).
Romanin  , scrivendo allora al suo amico Mario Zanon, diceva: “...scusami se non ti ho scritto quando mi trovavo a Pinè. Non avevo neppure cinque centesimiper il francobollo. Sono andato e tornato a piedi. Avevo cinque lire quando sono partito, ma le ho condivise con un religioso e quanto mi restava l’ho speso per comperare alcune cartoline, una della quali spedisco a te.”
A Feltre ebbe come vicerettore il suo paesano don Virgilio Tiziani che lo ricorda: “...tutto intento alla preghiera per la preparazione al sacerdozio.”
Ebbe come Padre spirituale don Antonio Dal Covolo che scrive di lui: “Non era solo pio, mite e sorridente, ma era anche molto generoso, coraggioso, capace e intelligente, e sapeva bene nascondere tutte questa capacità e doni.”

              Feltre 21 giugno 1937: foto di gruppo dei seminaristi.


            A giugno del 1939 termina i corsi di ginnasio del seminario di Feltre.




 
A BELLUNO

 A ottobre dello stesso anno 1939 entra nel Seminario di Belluno. Ebbe come Rettore Mons. Angelo Santin, e come Vicerettore don Albino Luciani , futuro papa,
che di quel periodo e del nostro Bottegal scrive: “un temperamento che , sotto il sorriso e la dolcezza, conduceva Romano diritto e inflessibile verso le mete che
apparivano segnate da Dio
, dopo che ne aveva conferito con i superiori e con il Direttore Spirituale.”
Rileggendo attentamente la sua vita, ci si accorge che già nell’anno 1943 coltiva le prime attenzioni alla possibilità di una scelta per una vita monastica, chiamata che realizzerà dopo l’ordinazione sacerdotale.
Nell’anno 1943 invia la sua prima lettera alla Trappa delle Tre Fontane di Roma.
Il 20 marzo 1942 riceve la tonsura. Nell’anno scolastico 1942-43 è Prefetto dei Chierici nel Seminario di Belluno, e nel 1943-44 dei seminaristi nel Seminario di Feltre.
Il18 dicembre 1943 riceve gli ordini minori dell’Ostiariato e del Lettorato.

                    
Romano Bottegal chierico nel seminario di Belluno

Il 23 dicembre 1944 gli Ordini minori dell’Esorcistato e dell’Accolitato.
Il 1° luglio 1945 fa il passo del Suddiaconato, insieme ad altri sei compagni.
Il 22 dicembre 1945 è consacrato Diacono dal Vescovo Girolamo Bordignon, e incardinato nella Diocesi di Feltre.
Il 29 giugno 1946 riceve l’Ordinazione Sacerdotale da Mons. Girolamo Bordignon, nella Chiesa di San Daniele di Lamon, insieme al compagno di seminario,
pure di Lamon, don Rodolfo Pante.   

                             1946: i novelli sacerdoti con il vescovo Bordignon;
                                   la freccia rossa indica don Romano Bottegal;
 il primo dei seduti, a destra, è don Albino Luciani, futuro papa Giovanni Paolo I°.
           

Alla fine dell’estate di uno di quelli anni che precedono la sua ordinazione sacerdotale, il Parroco don Bruno Bersaglio, nella relazione ai superiori del Seminario
di Belluno scrive:
            “Di profonda pietà, buono con tutti, non criticava mai nessuno.”
Più tardi dirà: “Mostrava chiara, fin da allora, la vocazione monastica”.

Il 30 giugno 1946 celebra la sua prima Santa Messa solenne fra parenti amici e paesani nella Chiesa parrocchiale di San Donato.
Sul santino-ricordo della sua prima Messa aveva scritto:
"Cosa pose nelle mie mani il Signore allorché pose il suo Figlio Unigenito!
Nelle mie mani pose il cielo che io posso aprire e chiudere."







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