Pensiero
e spiritualità - 5 parte
Salva la stabilità e la
conversione, questo si impone:essere secchi; sicche la più leggera aura non
trovi difficoltà a farsene preda.
Tra i buoni e anche tra i
meno buoni ci sono molti che si sentono peccatori e, come tali, pure vivendo
secondo le esigenze moderne, sanno amare – sanno fare penitenza – sanno
rallegrare il cielo.
Tanti peccati ma pochi
“peccatori”. Ecco il male più grande dell’umanità, per cui l’umanità non trova
Dio che si manifesta a chi si sente peccatore e come tale, nell’umiltà gioiosa
di se stesso, ama il fratello oltre il quale e per il quale egli scopre e gode
di Dio.
Quanto aveva ragione il
nostro P. Spirituale del Seminario, che nell’esame di coscienza ci ripeteva
spesso la frase dell’Imitazione ”Tantum proficies quantum tibi ipsi vim
intuleris” (Tanto progredirai, quanto ti impegnerai).
Questo in modo particolare
per noi religiosi che aspiriamo all’eremo: per noi sacerdoti che desideriamo
convertire il mondo, sposandoci; che vogliamo essere pastori di anime,
disobbedendo ai nostri pastori; forzando i nostri pastori a condurci dove
vogliamo.
… a Roma mi vogliono a Roma
– a Baalbeck mi vogliono a Baalbeck – a Gerusalemme mi vogliono a Gerusalemme.
Personalmente preferisco
Baalbeck perché ci sono grandi montagne – tanta neve – tanti prati – tanto
silenzio – tanta povertà come a S. Donato dei miei tempi.
Se c’è del sereno me lo
comunichi affinché con voi goda e speri.
Cariche! Svolta pericolosa,
dannosa se ricercate.
Che sia tutta a tutti
restando tutta per il Tutto.
Lei ascolti: in qualsiasi
momento Lei si metta in comunicazione con Lui, Egli parla. La radio celeste
trasmette continuamente.
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