Il libro: Uscita la
raccolta degli appunti di padre Boldini,
che fu novizio
dell’eremita di S. Donato.
Pagine
simpatiche su padre Romano educatore
Suor Cecilia Zaffi,
nell’introduzione: padre Romano
ha insegnato i novizi
trappisti a pensare.
Il vice postulatore della
Causa di beatificazione del Venerabile padre Romano Bottegal, monaco
cistercense ed eremita in Libano,dove morì il 19 febbraio 1978, ha pubblicato lo
scorso settembre un volume che viene ad aggiungere un altro tassello alla
ricostruzione dell’opera del monaco nato a S. Donato di Lamon il 28 dicembre
1921.
Prima di essere eremita in
Terrasanta e in Libano, dove morì, a Jabbouleh, nel 1978, padre Romano Bottegal
ebbe nel suo ordine una lunga attività come formatore: nel monastero delle
Tre Fontane, alle porte di Roma, fu nominato maestro dei fratelli
conversi l’8 settembre 1948 ( aveva varcato la soglia del monastero il 5 agosto
1946, subito dopo l’ordinazione sacerdotale ), maestro dei novizi conversi nel
settembre 1949.
Fu nominato una prima
volta maestro dei novizi ( dal 9 luglio al 4 ottobre 1950, ma venne sostituito
perché troppo giovane, privo dell’età stabilita dalle Costituzioni ) e quindi
restò maestro dei novizi dall’ 11 ottobre 1954 fino all’inizio di luglio 1961,
quando partì per la fondazione del monastero maronita di Latroun.
A ricostruire la figura di
padre Romano Bottegal, sotto il profilo non dell’asceta o del mistico che pure
egli era, ma dell’educatore e del formatore alla scelta di vita monastica
arriva ora, appunto, il volume del vice postulatore Dom Lino Colosio, monaco
nel monastero “ Madonna dell’unione di Boschi “ a Vicoforte ( CN ) il quale si
avvale soprattutto degli appunti di padre Bernardo Boldini, novizio di padre
Romano, e dell’opera di suor Maria Cecilia Zaffi, che ha già pubblicato su
padre Romano il libro “ l’Eremita missionario “, assieme a molti articoli, e ha
dato un giudizio sugli scritti di padre Romano in qualità di secondo teologo
censore.
Il volume conta ben 345
pagine; consta di una prima parte intitolata “ storia e spiritualità monastica
“, dove sono raccolte alcune conferenze raccolte da padre Bernardo Boldini ai
tempi della formazione con padre Romano.
Non tutte le conferenze
sono di padre Romano: alcune, in verità, sono state tenute da Dom Vincent Hermans
su richiesta del maestro dei novizi.
Nella seconda parte,
intitolata “ Vota spirituale e monastica “, ci sono 40 appunti numerati e
corrispondenti a insegnamenti impartiti dal Maestro, talora a se stanti e
talora accanto alle conferenze.
Conscio che non si può
disgiungere la crescita umana dalla crescita spirituale, e che nella formazione
non ci si possono permettere errori di spiritualità, padre Romano lascia al
novizio Bernardo Boldini appunti di soda sapienza monastica attenta alla
formazione dell’uomo ( qual è l’appunto n. 19 della seconda parte, dedicato
alla ricettività ), quando scrive che si sono quattro doveri d’ogni giorno: “
fortificare e governare il corpo, con l’alimento, l’esercizio e la disciplina;
alimentare e rischiarare l’intelligenza, con il lavoro serio e concentrato;
elevare e controllare il cuore ( con l’amore alle cose grandi e nobili e
l’amore al prossimo ), irrobustire ed esercitare la volontà ( con decisione e
costanza )”.
Padre Romano riflette poi
sull’emissività, cioè sulle idee, le immagini e i ragionamenti che si emettono
senza determinazione di volontà o che sono imposti dall’incoscienza, e sulle
cause della cattiva concentrazione, tra cui la più frequente è la “
perturbazione affettiva, un timore o desiderio che trascina il pensiero nella
propria sfera; è necessario realizzare per quanto possibile l’age quod agis (
fa’ ciò che stai facendo )”.
Il padre Bottegal monaco
che raggiunse le vette della mistica traluce in questi appunti; ma di lui si
rivelano aspetti inediti, come l’uomo in dialogo con il signor Benpensanti,
simbolo dello scetticismo contemporaneo, e perfino il tecnico: nell’appunto 14
della seconda parte, dove si legge come “ tutto il nostro essere è la pellicola
in cui Dio viene fotografato. Noi diventiamo così la fotografia di Dio. Tutti
gli aspetti rivelativi Dio, attraverso la preghiera e la contemplazione, e che
la grazia vi ha impresso, e che con la morte verranno sviluppati sono stati
concentrati nel nostro spirito. Apparirà allora [dopo la morte ] la vera fotografia,
come l’abbiamo realizzata noi con la nostra tecnica, nel mettere a fuoco
l’oggetto della nostra ripresa “
Padre Romano Bottegal
appare poi come scienziato; per spiegare la presenza di Dio nell’anima, ecco
che scrive ( appunto n. 20 della seconda parte ): “ l’argento, quando è
purificato e allo stato liquido, aumenta il suo volume per la reazione che fa
di una grande quantità di ossigeno e trabocca fuori dal crogiuolo. Così
l’anima: man mano che si purifica, si riempie di Dio e, quando è giunta alla
sua completa purificazione, riversa al di fuori, cioè sul prossimo, la
sovrabbondanza che possiede.
Nella concezione degli
antichi, la presenza del fuoco indicava la presenza della divinità, e in genere
ogni castigo che Dio inviava, era segno della sua presenza.
Si può dire che Iddio è
presente nell’anima, quando essa è oggetto di purificazioni.
Infatti, solo Iddio può
purificare e liberare l’anima da certe sue scorie; e il fatto che ciò avvenga è
indice della Sua presenza “.
Sono solo alcuni degli
aspetti di vero interesse, non solo biografico, del volume.
Ecco, come presenta, in
poche battute, la figura di padre Romano suor Zaffi ( le parole tra virgolette
sono tratte dall’introduzione ): “ non si può che ribadire la sua straordinaria
capacità di coinvolgere i formandi, di suscitarne l’attiva partecipazione.
Queste sono pagine simpatiche “.
Padre Romano “ vuole
educare i novizi alla libertà, non solo alla libertà dall’ignoranza del non
sapere, ma, soprattutto, a quella dal non saper pensare.
Educare a pensare è il
vero risultato…indubbiamente egli desidera da loro una fede ragionevole.
Una virtù con la quale si
abbraccia tutta la luce che la Chiesa possiede “.
In termini contemporanei,
si direbbe che il formatore Romano Bottegal si preoccupava soprattutto di
formare la competenza, cioè un’attitudine provata in cui entrano la
responsabilità e l’autonomia, del saper pensare.
G.B.
“ Padre Romano Bottegal,
formatore.
Storia spirituale e monastica e vita spirituale e monastica.
Storia spirituale e monastica e vita spirituale e monastica.
A cura del vice postulatore
della Causa di beatificazione del Servo di Dio padre Romano Bottegal “.
Edizioni Stilgraf,
Vicoforte ( CN ), pp,345, s.i.p.
( Dall’Amico del Popolo
del 6 novembre 2014. )
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